Giovanni Ghiggi Perone

Giovanni Ghiggi Perone - G2P design

Biografia:

Giovanni Ghiggi Perone è un “Desinger”. La sua formazione creativa e tecnica è un ibrido in cui si mischiano le due anime: quella di industrial designer e quella di ingegnere dei materiali. Pur essendo da sempre attratto dal Design, decide di intraprendere un percorso di formazione più tecnico, per sfruttare le conoscenze della Meccanica, dei Materiali e del Manufacturing in modo da valorizzare l’estetica ed esasperare la creatività fino ai limiti tecnologici consentiti. Per questo motivo, dopo aver conseguito la laurea triennale in Ingegneria dei Materiali, presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, si trasferisce a Milano dove si specializza in Design & Engineering presso la facoltà di Design del Politecnico di Milano. Qui ha poi conseguito due master in Design for Plastics e in User Experience Design. Durante gli anni universitari cresce professionalmente come collaboratore del docente universitario Giuseppe Amoruso per il corso di Strumenti e Metodi per il Design e nello studio di design & engineering Stace Design. Neolaureato nel 2013, è assunto nello stesso anno come Mechanical design engineer dalla società Albelissa Consulting e approda in Whirlpool, nel dipartimento di R&D del settore Cooking per la progettazione di forni elettrici. Successivamente, dopo una breve parentesi nel biomedicale in Livanova, a Vercelli, ritorna a Milano per approdare in Comes Clima come Industral design engineer, nel settore automotive, dove progetta centraline per la climatizzazione dei veicoli. In Comes, Giovanni approfondisce ulteriormente le sue competenze creative e tecniche e soprattutto acquisisce i metodi e le dinamiche aziendali necessari per la gestione dei progetti e della produzione. Nel dicembre 2015 è assunto da Altran, società con cui Giovanni collabora fino a novembre 2017 per il cliente Flex, dove completa il suo percorso di maturazione come Mechanical design engineer nella progettazione di medical devices (autoiniettore per insulina). Fedele alla sua sfida, decide quindi di interrompere questo tipo di attività per dedicarsi a tempo pieno ai suoi interessi e sviluppare in campi maggiormente differenziati il suo impegno professionale e la sua creatività. Partecipa, quindi, alla fiera del Salone del Mobile esponendo i prototipi di Tomè e Vertigo. Giovanni Ghiggi Perone, forte dell’esperienza maturata e della sua formazione poliedrica, offre consulenza nei settori arredamento, automotive, biomedicale, elettrodomestici, domestici e giocattoli.

Product:

Vertigo

Vertigo è un vaso per orto da balcone. Non è un vaso qualunque. La sua particolare forma organica, che lo fa sembrare in movimento, come se abbracciasse le piante per tenderle al Sole, coniuga la funzionalità dell’agricoltura sinergica al Design per essere collocato su terrazzi, balconi e giardini. L’idea nasce da una recente forma di orto sinergico, nota come spirale aromatica, sempre più impiegata in agricoltura. Essa viene costruita in pietra o in mattoni per sfruttare il terreno in direzione verticale. In questo modo è possibile ottenere un drenaggio naturale e un’esposizione al Sole variabile, in modo da creare diversi microclimi e favorire diverse esigenze di dimora di una buona dozzina di erbe aromatiche. Vertigo può ospitare tutte le piante culinarie fondamentali e grazie alla forma del fondo simile ad uno scivolo gode di un drenaggio naturale che crea diverse zone di umidità. La zona superiore, più asciutta, è destinata a coltivare lavanda, rosmarino e timo. La zona centrale moderatamente asciutta è ideale per prezzemolo, basilico e salvia. La zona inferiore, dimora fresca e umida con terriccio ricco di sostanze nutritive è ottimale per erba cipollina, dragoncello e menta. La forma a spirale assicura una migliore esposizione al Sole, con punti soleggiati per le erbe come timo salvia rosmarino e lavanda, e punti umidi per le erbe a foglia verde come menta, prezzemolo erba cipollina e coriandolo. Per donare al fondo interno del vaso la forma di un vero e proprio scivolo per l’acqua, il vaso è stato progettato per essere ottenuto da stampaggio: di sughero truciolato, materiale traspirante, antiparassitario e isolante, oppure stampaggio rotazionale di materiali polimerici per ottenere diverse combinazioni cromatiche. Pertanto, per ottenere la forma complessa desiderata, dato il vincolo della sformabilità e i problemi di sottosquadra, il vaso è stato suddiviso in due pezzi che si assemblano prima dell’uso. Questa caratteristica conferisce maggiore trasportabilità ed impilabilità del prodotto, ottimizzando le fasi di trasporto e stoccaggio.

Tomè

Tomè è un separè polifunzionale che divide e organizza gli spazi arredandoli nello stesso tempo. Il suo nome deriva dal sostantivo greco τομή [-ῆς, ἡ], taglio, che ne caratterizza sia la forma, ottenuta da taglio laser o tranciatura della lamiera, che la funzione, dividere un unico spazio ampio in più ambienti con funzioni diverse. E’ ideale per separare e unire l’area soggiorno-cucina o la sala di un ristorante o per arredare la hall di un albergo. Grazie alle sue funzionalità e alla sua modularità si presta anche per allestire negozi e spazi espositivi per eventi. Tomè è composto da due moduli, libreria/lampada e passavivande/ lampada. Ciascun modulo è cablato e può essere collegato (in serie) alla rete elettrica per illuminare e servire due ambienti contemporaneamente. Anche le mensole sono modulari e realizzate in tre formati differenti per essere montate indistintamente sui tre moduli. Lo sviluppo del progetto ha tenuto conto di aspetti strutturali e manufatturieri. Tutti i componenti sono stati progettati per ottimizzare le fasi di trasporto e di imballaggio e sono ottenibili tramite tranciatura della lamiera o taglio laser, a seconda dei numeri di produzione.