Alberto Vendrame

Biography:

Alberto Vendrame nasce in provincia di Venezia nel 1976. Consegue le lauree triennale e

specialistica, entrambe con 110 e lode, presso la Facoltà di Design e Arti dello IUAV (VE). Da quel momento inizia l'attività di libero professionista e la collaborazione con l'Arch.Tobia Scarpa: si occupa di product e interior design, allestimenti museali ed espositivi, grafica, comunicazione visiva e fotografia. Filo conduttore il tentativo di combinare l’attenzione alle nuove tecnologie, principalmente quelle legate alla stampa 3d e alle possibilità offerte dalle macchine a controllo numerico, con la passione per l’artigianalità e i materiali della tradizione. Trasformabilità, personalizzazione, adattabilità, riuso e riciclabilità sono caratteristiche distintive dei suoi progetti. Dal 2006 affianca alla progettazione l'attività didattica presso il Politecnico di Milano, il Politecnico Calzaturiero di Strà (PD), l'Accademia del Lusso di Milano, la facoltà di Design di San Marino e l'Istituto Europeo di Design (IED) di Venezia.

Concept:

Una sedia in legno massello, che unisce sapere artigiano e lavorazioni CNC, impiegando scarti e residui lignei opportunamente assemblati. Un tavolo in legno massello, la cui struttura ne consente anche la chiusura e il compattamento nonostante la luce libera di 2,4 metri. Un tentativo di dare forma ai ricordi, creando un gioco che farà crescere e modificare nel tempo un “oggetto albero”, seguendo la volontà e l'interazione con le persone. Filo comune l'”Artigianato industriale”, inteso come ripensamento delle modalità del fare artigiano, sfruttando gli strumenti della progettazione industriale contemporanea e della produzione assistita dalle macchine a controllo numerico. L'impiego di materie prime naturali, riciclabili ed eco-compatibili: in particolar modo il legno, scelto per la sua verità, lavorabilità e possibilità di riutilizzarne scarti e residui di precedenti lavorazioni. Invecchiamento nondeperimento: prodotti pensati per durare, per modificarsi nel tempo.

Poducts:

Silvia

Reinterpretazione di un classico: una sedia in legno massello, le cui materie prime attingono alla varietà offerta dai boschi delle Prealpi Venete. Possono essere aggregati in infinite varianti, consentendo di impiegare scarti di precedenti lavorazioni. La scelta primaria del pioppo è stata fatta in virtù della suala leggerezza, facilità di lavorazione e diffusionesul territorio. I giunti sfruttano le lavorazioni offerte dalle macchine CNC a 5 assi.

Gian Gian è un tavolo in legno massello che combina una leggerezza formale con necessarie dotistrutturali. Per contrastare la flessione che interviene inevitabilmente impiegando questi materialicon interasse così elevato, è stata introdotta una semplice struttura nascosta che consente anchedi smontare e impacchettare il tavolo per essere trasportato agevolmente. Nella sua trasformabilità la risposta meccanica a problemi statici e dinamici del materiale. Le gambe sono in pioppo e lavorate a CNC; la parte centrale può essere caratterizzata e personalizzata introducendo a decoro scarti lignei.

Crescita

“CRESCITA” reinterpreta il “diario del bambino”: un albero su cui appuntare pensieri, ricordi, momenti, storie che ne scandiscono la vita. Dalla nascita fino alla maturità e, perché no, al momento in cui il figlio sarà a sua volta genitore, diventando lui stesso scrittore del libro. Quando ritenuto opportuno, il genitore inserirà una foglia in corrispondenza dell'altezza del figlio in quel giorno, appuntandovi a mano la data e i pensieri di quel momento. Così per la foglia successiva, in una crescita verso l’alto dell’albero che modificherà la propria forma al crescere del bambino,segnandone i momenti più importanti. Un flusso continuo, ininterrotto, casuale e circolare. Lungi dal diventare un semplice segno su un muro o un libro da riporre in un cassetto, prenderà forma un oggetto unico e personale. Stimolo al ricordo, nella rilettura dei pensieri su di esso appuntati. Tutti i componenti sono assemblati riutilizzando gli scarti lignei di lavorazioni precedenti.