PROGETTI >> REALIZZATI
"CERA UNA VOLTA...."
PROGETTISTA: Rosa Maria Maniscalco
- Anno: : 2008
- Categoria: : Altro
- Visto: 952 VOLTE
DESCRIZIONE:
Disegnare un gioiello è come “raccontare un
racconto”, anzi è “disegnare...
Disegnare un gioiello è come “raccontare un
racconto”, anzi è “disegnare racconti”.
La collezione di gioielli multicolor e oversize “C’era una volta...” è nata per dare forma a gioielli frutto di un’incessante ricerca iconografica legata alle favole, alle fiabe, ai racconti dell’infanzia, al gioco e per stimolare anche suggestioni sensoriali legate a uno stato di benessere
personale e di piacevolezza.
“C’era una volta...”, infatti, è l’inizio di un racconto ambientato in un piccolo mondo immaginario popolato da soggetti fantastici e animali magici concepiti in un personale spazio di libertà.
La collezione è composta da nove collane realizzate in materiali “poveri” - pannolenci, pelle, lana, metallo dorato/argentato - uniti a materiali preziosi e semipreziosi - argento/argento bagno oro, radice di smeraldo, quarzo, tormaline, moissanite e perle -. Tali creazioni trascurano la parte più grettamente venale, e i sentimenti di bramosia e di possesso, che sono anche parte del mondo dei gioielli, per sostenere quel sottile legame che unisce l’uomo a un oggetto, sia esso simbolico, affettivo, di gioco, nel tentativo di raccontare quelle “storie” suggerite dall’interiorità, sensibilità e dall’inconscio libero.
Infatti, ciascun soggetto della collezione ha un rimando a un personaggio protagonista di una storia, di una favola, di un racconto o di una canzone. Così, la collana “A piedi nudi nel...bosco” richiama il Perraultiano-Woolfiano personaggio protagonista di “Cappuccetto rosso” e di “A piedi nudi nel parco”; “Mon amour” e il “Principe Azzurro” raccontano dell’incantesimo spezzato da un bacio capace di trasformare un ranocchio in Principe Azzurro, simbolo di vero amore; “Miss Pippi”, dalle trecce lunghe come le sue calze, richiama la protagonista dispettosa di un romanzo e serie televisiva, le cui avventure si concluderanno con una spedizione nei Mari del Sud per liberare il padre, il capitano di mare Efraim Calzelunghe, tenuto prigioniero dai pirati sull'isola immaginaria di Taka Tuka; invece “La Stregatta” è la versione femminile de “Lo Stregatto” che, nella favola “Alice nel paese delle Meraviglie”, può apparire, sparire, alzarsi le orecchie con la coda e fare cento altre
cose strane; “Mon Cheri” rimanda a un frutto simbolo di allegria, civetteria e passione; “Sapore di...sale” rimanda a una canzone che ricorda una felice vacanza estiva; “Avalon” a un gatto bianco dallo spirito proprio di un gatto nero; “Nina” a un bassotto francese, fedele e simpatico amico.
La natura dei materiali usati che rende, poi, il gioiello morbido e soffice al tatto consente anche di giocare con le emozioni sensoriali anche olfattive; infatti, sulla parte posteriore di ciascun gioiello, è possibile spruzzare il proprio profumo direttamente o su lembi appositamente cuciti creando così correlazioni sensoriali tra vista, tatto e olfatto. Inoltre ogni soggetto è singolarmente modellato e realizzato “a mano” per cui, anche nella ripetitività dei gioielli, ciascun personaggio risulta essere unico e mai identico ad un altro.
In conclusione, l’elemento ludico-sensoriale è alla base di queste creazioni in “formato grande” che oltre a rispecchiare la personalità di chi le indossa, sollecitano la fantasia e l’ironia e trasmutano questa joaillerie in un vera e propria narrazione dal profumo evocativo.