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PROGETTI >> REALIZZATI

TOWN@HOUSE STREET

PROGETTISTA: Simone Micheli

  • Anno: : 2010
  • Categoria: : UFFICIO / LAVORO / CONTRACT
  • Visto: 997 VOLTE
DESCRIZIONE: Un progetto nato a Milano ma destinato alle principali metropoli di tutto il mondo. Un fondo commerciale, posto al piano terra di via Goldoni 33, si...
Un progetto nato a Milano ma destinato alle principali metropoli di tutto il mondo. Un fondo commerciale, posto al piano terra di via Goldoni 33, si è trasformato nelle prime suite di un hotel fronte strada, privo di reception e completamente informatizzato. Da un’idea di Alessandro Rosso, materializzata dall’architetto Simone Micheli, sono nate quattro suite inedite, nella loro concezione e nella loro immagine. Generato dal desiderio di riqualificare quegli spazi metropolitani degradati o abbandonati, ha preso forma un nuovo concetto di ospitalità contemporaneo: totalmente scardinati gli stereotipi dell’albergo canonico saltano la reception, l’atrio di ingresso, le scale, gli ascensori, i corridoi. Le singole suite si affacciano direttamente sulla città-strada, ognuna ha un accesso indipendente direttamente dalla vetrina fronte strada, controllato elettronicamente da un tastierino alfa-numerico sul quale poter digitare il codice della prenotazione effettuata on-line tramite il sito (www.townhousestreet.com). Chi entra nella suite lo fa senza ulteriori filtri, direttamente dalla città, varcando la soglia di quella che fu la vetrina di un’attività commerciale ormai in disuso. E’ la città stessa che scivolando sulle pareti, entra, insieme al metropolitano viaggiatore, nella suite e la permea completamente. In un’osmosi semantica in cui significato e significante coincidono, la stanza diviene la città e viceversa, “Home away from Home”. Le macro-fotografie, spettacolari sguardi sulla città realizzate da Maurizio Marcato, avvolgono gli spazi dilatandoli e trasfigurandoli, racchiudono in uno spazio chiuso le ampie dimensioni delle piazze, delle strade, dei monumenti più significativi. Gli scorci unici e fortemente caratterizzanti della città identificano e danno il nome “th street” alle quattro suite donando ad ognuna un sapore diverso. La piazza diviene l’atrio di ingresso, la strada il corridoio, quattro palme alte quattro metri, in altrettanti vasi, disegnati sempre da Simone Micheli, colorati in modo diverso in base alla tonalità dominante della suite di fronte alla quale si trovano, adagiati sul marciapiede antistante le vetrine, ricreano una sorta di V.I.P. lounge, aperta, pubblica, ed identificano univocamente il “town@house street”. Esternamente, anche se è difficile parlare di un reale esterno visto che i confini canonici tra interno ed esterno si confondono, si fondono, si annullano in una dimensione simbolica allusiva e trasfigurante, le vetrine di ingresso di ogni suite sono evidenziate da monitor di 32“, sospesi in lucidi nivei carter, finestre su altri mondi che si aprono su altrettante finestre, le vetrine, memoria dell’uso commerciale al quale era destinato il fondo, che si aprono a loro volta, direttamente sulle camere, regalandole alla città e regalando la città ai propri fruitori. Un testo continuo, generato da vetrofanie adesive che si rincorrono da una vetrina all’altra, per tutta la loro altezza, filtra la luce solare e segna il limite labile, e altrimenti perfettamente permeabile, tra interno ed esterno. Una tenda, un flessuoso e sinuoso velo oscurante, è l’unica vera separazione con il mondo circostante. Le quattro suite PHS (permanent hospitality spaces) “town@house street” di via Goldoni si articolano su di una superficie approssimativamente di 35 metri quadri ognuna, ad eccezione di una suite doppia di circa 50 metri quadri, configurandosi come dei veri e propri mini appartamenti completi di ogni comfort. Ogni suite è infatti dotata di guardaroba, bagno e zona cucina. Ogni suite inoltre si differenzia dalle altre, oltre che per il colore dominante e per le macro-fotografie che, come accennato precedentemente, rivestono completamente tutte le pareti, per le soluzioni formali adottate nel disegno dei singoli componenti dell’arredo. Gli urban traveller avranno a disposizione una Jaguar durante il loro soggiorno al town@house street.



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