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PROGETTI >> REALIZZATI


"PRINCIPE DI SAVOIA" MILANO, IT.

PROGETTISTA: Maurizio Rossi, IALD ( International Association Of Lighting Designers )

  • Anno: : 2008
  • Categoria: : ILLUMINAZIONE
  • Visto: 604 VOLTE
DESCRIZIONE: HOTEL PRINCIPE DI SAVOIA – MILANO, ITALIA ..... L'attuale “Hotel Principe di Savoia” dalla riconoscibile facciata...
HOTEL PRINCIPE DI SAVOIA – MILANO, ITALIA ..... L'attuale “Hotel Principe di Savoia” dalla riconoscibile facciata neoclassica è, con 269 stanze, 132 suites, saloni, sale conferenze, spa, bar, ristorante, tutto su 10 piani, probabilmente a tutt'oggi, il “Luxury 5 Star Hotel” più prestigioso di Milano. L'allora “Principe e Savoia”, fu inaugurato il 6 Aprile 1927, ed essendo posizionato nei pressi della Stazione Centrale, venne subito considerato come l'ideale ambiente per i viaggiatori e per gli uomini d'affari che, in quei tempi, usavano necessariamente ed esclusivamente il treno. Oggi la maggioranza non usa più il treno, bensì l'aereo, ciononostante, proprio perchè vicino alla stazione, l'albergo si trova nel centro della città e quindi degli affari. E' risaputo che gli alberghi vanno spesso rinnovati ma, lavorare in un albergo con una storia ed una tradizione come il Principe di Savoia, significa tentare di coniugare la modernità e le necessarie nuove tecnologiche, con l'originale personalità di certi ambienti e di certi arredi ormai divenuti famosi e storicamente importanti per la stessa tradizione culturale di una città come Milano . PREMESSE PROGETTUALI Nel 2006 venni contattato dalla gestione del detto albergo per progettare l'aggiornamento dell'illuminazione architettonica. Iniziammo con la modifica ed aggiunta, quando necessario, delle esistenti ma inefficienti lampade decorative incandescenti dei corridoi e degli sbarchi ascensori. Passammo poi alla progettazione di una nuova illuminazione architettonica per un sostanzioso gruppo di 48 stanze tipo “Sheraton”, ora denominate “Deluxe Premium”, di cui veniva progettato anche un nuovo arredo. La conclusione del progetto, per cui ero stato contattato, sarebbe poi arrivata dopo una generale modifica dell'illuminazione architettonica degli altri gruppi di stanze, e di varie sale riunioni. Sin dall'inizio fu fatta esplicita raccomandazione di progettare tenendo particolare conto degli ormai proibitivi costi energetici e gestionali che, l'ampio uso dell'illuminazione incandescente, aveva incrementato in termini esponenziali. La maggioranza degli ambienti essendo stata progettata in diversi periodi del passato recente e non, aveva arredi di caratteristiche diverse ed illuminazioni per lo più decorative con uso quindi di grandi quantità di lampadine incandescenti da lampadario od applique o simili. PROGETTAZIONE PRIMA FASE Nel progettare la nuova illuminazione delle stanze cosiddette “Sheraton”, presentammo due alternative entrambe studiate per essere esteticamente neutre così che non modificassero astrattamente lo stile finale del nuovo arredamento. Per motivi di adeguamento con il nuovo ambiente, decidemmo accettare l'uso di due abat-jour decorativi proposti dall'arredatore ma, a sua volta, egli sentì la necessità di modificare alcuni schemi cromatici progettualmente previsti poichè i nostri studi, basati sul suo lavoro, evidenziavano chiaramente una freddezza ambientale non prevista. A causa di impreviste complicazioni strutturali, fu scelta la soluzione con due sfondati simmetrici con luce fluorescenti di tonalità calda K = 3000°. Per incrementare ulteriormente il risparmio energetico, specificammo anche un piccolo dimmer remoto, regolato in modo adeguato dalla stessa gestione dell'albergo. Il bagno e la piccola hall d'ingresso furono illuminati sostituendo gli attuali faretti incandescenti con incassi decorativi con lampadine fluoresenti CFL a tonalità calda . PROGETTAZIONE SECONDA FASE Per quanto riguarda l'altro sostanzioso gruppo di stanze temporaneamente denominate “Aga Khan”, non potendo l'architetto arredatore modificare le “boiseries” delle pareti perchè tale operazione fu giudicata finanziariamente troppo onerosa, anche la progettazione dell'illuminazione architettonica, peraltro ancora “in progress” si è dovuta adeguare alle ristrettezze del budget con soluzioni semplici e di gestione energetica molto ridotta. La prima soluzione che fornisce luce ambientale, prevede semplicemente un plafone ( drop ceiling ) con fluorescente perimetrale di tonalità calda K = 3000°. La seconda, che fornisce luce ambientale e lampadario decorativo, prevede un plafone ( drop ceiling ) quadrato di modeste dimensioni con un incasso centrale a forma di parabola. L'illuminazione installata perimetralmente nel plafone è fluorescente di tono caldo K= 3000° e centralmente all'incasso a parabola si prevede l'installazione del già esistente lampadario decorativo. L'iIlluminazione fluorescente del plafone e quella incandescente del lampadario sono regolate e presettate gestionalmente da due dimmer remoti.



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