PROGETTI >> REALIZZATI
RESIDENZE A NARNI
PROGETTISTA: ALESSANDRO PANCI
- Anno: : 2011
- Categoria: : CASA / INTERNI
- Committente: : PARVIR SRL
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DESCRIZIONE: Il progetto prevede la costruzione di tre blocchi, ciascuno separato in due unità, a forma di ‘L’ aperti verso la conca Ternana con edifici...
Il progetto prevede la costruzione di tre blocchi, ciascuno separato in due unità, a forma di ‘L’ aperti verso la conca Ternana con edifici plurifamiliari più compatti lungo la strada e tre serie di schiere degradanti verso il basso, aperte su un giardino condominiale e distribuite da una viabilità di servizio. La volontà progettuale è stata quella di inserire i sei elementi seguendo l’andamento del terreno ed al contempo senza avere facciate parallele in modo da sfruttare il più possibile la panoramicità del lotto. Così gli edifici presentano dei piani che non seguono alcun allineamento ma si contorcono come a voler inscenare un movimento verso il basso. Lo schema compositivo tende a garantire la vista verso valle ed al contempo i corpi edilizi degradano verso valle al fine di ‘plasmarsi’ sul pendio naturale della collina.
Il disassamento e la mancata perpendicolarità dovuta all’arretramento dei corpi di fabbrica al fine di garantire il distacco dal metanodotto ha comportato dei nuovi punti di vista. La pianta è stata modellata al fine di garantire la visuale verso valle a tutti i corpi di fabbrica ed al contempo aprendola ulteriormente, dato che il punto di vista si apre su un angolo di circa 120.
Inoltre, l’elaborazione planimetrica ha seguito le ulteriori considerazioni:
Il punto di vista verso valle non è unico e conseguentemente l’evitare di contrapporre parallelamente i corpi di fabbrica garantisce che ogni edificio ha la vista verso valle.
a) L’utilizzo di una copertura che segue l’andamento del terreno pone minori ostacoli ai coni visuali degli edifici posti superiormente, inoltre consente di evitare movimenti di terreno superflui con un inserimento paesaggistico di minore impatto.
b) Il tetto inclinato unito allo sfalsamento dei piani interni riesce a minimizzare il movimento di terreno evitando la problematica formazione di gradoni nei giardini. In questo modo non si hanno forti salti di quota che andrebbero a impattare notevolmente sulla vista della collina da valle.
c) Con la sovrapposizione dello schema di progetto con una schiera medievale del centro abitato di Narni, in quanto immagine consolidata del luogo e ben visibile dall’area di intervento, ha garantito il mantenimento di forme già presenti in zone limitrofe all’area di intervento.
Ogni edificio è formato da due piani residenziali fuori terra. Otto unità residenziali indipendenti di medio/piccole metrature suddividono ogni blocco, formate da un unico piano posto o al piano terra o al piano superiore. Le scale di salita sono esterne e solitamente poste sui lati corti. In tutte le zone soggiorno è previsto l’ingresso ed un’ampia apertura che permette di ammirare il paesaggio circostante. Tali grandi aperture hanno posto la problematica di dover schermare le facciate poste sui lati assolati così si è risolto predisponendo dei pergolati lignei proprio anteriormente a tali aperture che, uniti ad un patio esterno, divengono nel periodo estivo un prolungamento del soggiorno stesso. Le altre aperture sono state realizzate a ‘bande verticali’ in modo da far saltare la logica della divisione tra proprietà, cercando di rendere un’immagine unitaria per ogni edificio e realizzando degli ‘ingressi’ luminosi che possano incorniciare parti di questo paesaggio umbro con feritoie da 30 cm e finestre larghe 1 m. La copertura sarà realizzata con tetto ventilato e manto superficiale in rame.
L’utilizzo di particolari storicizzati e presenti nelle costruzioni locali come le pareti rivestite pietra, la copertura inclinata, l’utilizzo di elementi lignei e le finestrature strette e allungate, che rievocano elementi esistenti come le feritoie, seguono la volontà di integrarsi nell’immagine di paesaggio esistente, seppur con tutti i dovuti adeguamenti alle esigenze contemporanee.
La forma degli edifici e le coperture seguono logiche di degradazione verso valle, in modo da essere meglio inseriti nella collina, e di permettere punti di vista diversificati e mai frontali ad un altro edificio. I lati maggiormente visibili a distanza dalla viabilità pubblica sono rivestiti in pietra.