PROGETTI >> REALIZZATI
TRIESTE EXPO 2008
PROGETTISTA: Maurizio Bradaschia
- Anno: : 2010
- Categoria: : SPAZI URBANI
- Committente: : Trieste Expo Challenge
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DESCRIZIONE: Trieste si è candidata a sede della prima Expo “riconosciuta” (specializzata) per l’anno 2008. Due i competitori: Salonicco e Saragozza.
Mobility of...
Trieste si è candidata a sede della prima Expo “riconosciuta” (specializzata) per l’anno 2008. Due i competitori: Salonicco e Saragozza.
Mobility of knowledge è il tema prescelto da un gruppo di scienziati e uomini di cultura per rappresentare l’Expo 2008 a Trieste.
Le potenzialità di Trieste sono indiscutibili e il tema, quello della mobilità, appare quanto mai calzante per la realtà italiana, triestina, e per le relazioni che la città stessa possiede nei confronti di moltissimi Paesi e che questi (la mobilità della conoscenza, innanzitutto) a loro volta intrattengono con la realtà scientifica triestina.
Si stima che un numero totale di 90 partecipanti giungerà a Trieste per EXPO 2008 Trieste ITALY. Suddivisi fra 60 espositori, il Governo italiano, 3 Enti Nazionali, 1 Piazza Trieste, 25 Organizzazioni Internazionali.
Ai partecipanti verrà messa a disposizione un’area coperta di 500 mq. Area che sarà ricavata all’interno dei magazzini del Porto Vecchio e dotata di tutte le attrezzature impiantistiche atte a ricevere gli allestimenti dei singoli partecipanti. Il Governo Italiano, gli Enti Nazionali, Piazza Trieste e le 25 Organizzazioni Internazionali fruiranno di propri spazi dedicati.
Saranno allestiti, inoltre, padiglioni tematici.
L’organizzazione funzionale dell’Expo, il progetto di Master Plan ricerca congruenze con l’impianto originario del Porto Vecchio di Trieste in un’ottica di logica consequenzialità con l’assetto urbanistico dell’intera città storica di Trieste. E’ ricercata la sostenibilità in senso lato, il rispetto dei valori e delle preesistenze presenti in porto senza alterare equilibri urbani.
Il progetto dell’Expo è stato visto in funzione del riutilizzo di un’area urbana di centro città dismessa, recupero che vede, nell’Expo, il suo motore principale.
E’ stato, inoltre, concepito come luogo dell’esplicitazione del tema e dei suoi significati, nell’invenzione degli accessi, del percorso (si tratta di un percorso unico e continuo, congeniato con estrema chiarezza e rigore, inequivocabile nel condurre il visitatore attraverso gli spazi e gli allestimenti sia interni che esterni), dell’impianto e soprattutto nella costruzione dei padiglioni tematici.
Il progetto è organizzato all’interno di un recinto principale, per una superficie di 25 Ha, dove agli edifici preesistenti che ospitano principalmente i 60 padiglioni dei paesi espositori, sono affiancate nuove strutture, sia permanenti che temporanee, ospitanti attività di servizio, ludico ricreative, un teatro all’aperto, aree espositive scoperte, padiglioni per gli sponsor e, nell’area fronte mare centrale, un Centro Congressi cui è abbinata una struttura definita il “Palazzo dell’Interculturalità”. Si tratta della realizzazione di un Centro Congressi multisala finalizzato a rispondere alle esigenze dell’Expo e più in generale dell’intera città; segno tangibile e memoria futura dell’esperienza Expo.
Un parcheggio interrato su tre livelli ubicato al centro dell’area è capace di 3.000 posti macchina.
La Diga foranea prospiciente l’area Expo viene riutilizzata come area servizi e ospita aree per la balneazione su 2 livelli diversi verso il mare, una “promenade” dotata di servizi per la ricettività ad un livello superiore, e una banchina distributiva dotata di box e piccoli depositi a servizio delle attività di diportismo nautico che qui trovano sede.